EPISODI DI VIOLENZA IN UNA SCUOLA DI FONTE NUOVA

L’ondata di delinquenza che si sta abbattendo sul territorio di Fonte Nuova sta avendo qualche ripercussione anche nelle scuole. Alcuni fatti accaduti nell’istituto comprensivo “Aldo Moro” di via Cuoco a Tor Lupara di Fonte Nuova, hanno messo in allarme un gruppo di genitori di una 2° media. <<Qualche settimana fa- hanno raccontato questi genitori- ad una bambina è stato rotto un dito della mano, ma la famiglia solo in un secondo momento ha scoperto che l’incidente non era stato fortuito, come raccontato all’inizio dalla figlia, forse per proteggere qualche compagno di scuola o peggio per paura>>. <<Mio figlio- racconta un’altra mamma- preso di mira da tempo un giorno ha reagito contro una bambina e nel pomeriggio mi sono ritrovata il fratello maggiore sotto casa che voleva spiegazioni. Purtroppo spesso, questi bambini si fanno forza proprio sui più grandi, minacciando di farli venire in loro aiuto>>. <<Noi vorremmo solo- dicono  questi genitori - un po’ più di attenzione su questo fenomeno, per risolvere il problema e migliorare la situazione nella scuola>>.

E la scuola “A. Moro” si è subito mossa incontrando le famiglie ed attivando la psicologa scolastica che, ogni settimana sta nelle classi. <<Non si tratta di bullismo- ha spiegato la dirigente dell’istituto comprensivo- ma solo di ragazzate perfettamente gestite dai nostri docenti. Per quanto riguarda il caso specifico abbiamo subito convocato il Consiglio di classe ed attivato, con la nostra psicologa la dottoressa Castellana, tutti i programmi previsti. Nel nostro istituto non esistono situazioni gravi, ma solo ragazzi cui mancano le regole, che debbono essere scolarizzati. Bisogna andare aldilà di certi episodi e comprendere a fondo questi giovani, come facciamo con il nostro lavoro quotidiano che dovrebbe procedere in sinergia con quello dei genitori, ma non parliamo di bullismo che è ben altra cosa>>. 
<<Chi subisce qualsiasi tipo di violenza non deve vergognarsi a denunciarlo- ha commentato Valentina Schiavi, assessore alla Pubblica Istruzione di Fonte Nuova- spero che quelli in questione siano solo degli episodi circoscritti. Gli insegnanti devono stare attenti ad ogni atteggiamento anomalo riscontrato, perché loro stanno a contatto con i ragazzi quasi più di un genitore. Inoltre deve esserci una comunicazione continua tra la scuola e la famiglia, perché il ragazzo deve sentirsi in classe a proprio agio, come fosse a casa sua>>.  
D.G.

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