MENTANA E LE BARRIERE ARCHITETTONICHE

Il nostro territorio è senza dubbio poco ospitale per i diversamente abili, a causa di barriere architettoniche più o meno diffuse in tutti i Comuni del nordest. Tra tutti i Comuni Mentana ha senza dubbio il poco invidiabile primato di “capitale delle barriere architettoniche”. Oggi infatti per una persona costretta a muoversi su una sedia a rotelle è impossibile accedere agli uffici Lavori Pubblici, Urbanistica e Tributi, perché collocati al primo piano del palazzo comunale di via III Novembre con unico accesso una scalinata. Nessuna rampa quindi e meno che meno un ascensore. Dall’altra parte del centro storico, in zona piazza della Repubblica, nei pressi del museo nazionale garibaldino, un cittadino con problemi di deambulazione non può accedere all’ufficio del sindaco, perché al primo piano dell’edificio ex Anagrafe raggiungibile solo con una scalinata. Ma se le barriere architettoniche sopraelencate si riferiscono a strutture di vecchia costruzione che ospitano gli uffici comunali e quindi da adeguare, le opere più recenti non sono certo state realizzate con un’altra filosofia. Il centro di Mentana e la frazione di Casali, sono infatti stati dotati da pochi mesi di nuovi marciapiedi, tutti realizzati però senza alcun percorso tattile per non vedenti. L’unico intervento fatto è stata la rimozione di un ciglio in cemento che occupava metà marciapiede lungo la via Nomentana all’altezza di Casali-Vigna Santucci. Oggi a Mentana ci sono 65 residenti non autosufficienti che usufruiscono della pensione cosiddetta di “accompagno” prevista dalla Asl, 8 invece quelli che vivono nella frazione di Castelchiodato.

Paradosso dei paradossi Mentana è l’unico Comune dove ogni anno si festeggia la “Giornata del disabile”, che in precedenza ha ospitato anche il celebre gruppo “Ladri di Carrozzelle”, da sempre fautore della lotta alle barriere architettoniche.
D.G.

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