FUTURO A RISCHIO PER IL CENTRO DI FORMAZIONE

«Il Centro di formazione professionale comunale di via Marzabotto rischia la chiusura». A lanciare l’allarme è l’assessore Pietro Oddo, seriamente preoccupato per i tagli che la Regione intenderebbe apportare alle risorse sin qui stanziate in favore dei Centri operativi nelle province laziali.

«Ad oggi – afferma l’assessore eretino alla Formazione  – la Regione non ha ancora stanziato i finanziamenti per le attività dei centri formativi. Stando così le cose l’attività dei Cfp è seriamente compromessa: cesserebbe di funzionare un servizio dall’indubbio valore sociale che ha fin qui assicurato una formazione professionale a tantissimi giovani dai 16 ai 18 anni, molti dei quali provenienti da famiglie in condizioni socioeconomiche svantaggiate. Senza contare che a rischio sarebbero anche i posti di lavoro del personale docente e non docente».
 
Come se non bastasse sembrerebbe infatti emergere, dalle volontà fin qui espresse dall’Amministrazione regionale, anche quella di non concedere più deroghe alla legge del 1999, la norma che stabiliva tra l’altro la cessazione di attività di formazione professionale ad opera dei Comuni. Da allora la Regione ha sempre concesso deroghe alla legge, dando di fatto alle Province la possibilità di stipulare convenzioni con i Comuni affinché questi, una volta accreditatisi, potessero svolgere attività di formazione. Qualora venisse confermata, i Cfp tra cui quello di Monterotondo si troverebbero nelle condizioni di non poter erogare il servizio sotto l’egida comunale e dovrebbero, pertanto, tornare di competenza provinciale. Purtroppo, però, quella di Roma si è già dichiarata impossibilitata ad assorbire i dipendenti dei Cfp dei Comuni del territorio e proprio per ragioni di indisponibilità economica.
 
«A questo punto - continua l’assessore - è lecito chiedersi se la Regione non voglia, di fatto, chiudere i Cfp. Tagliare i fondi significherebbe infatti innescare un circolo vizioso che finirebbe con lo strangolare le attività dei Centri. Si metterebbero a rischio numerosi posti di lavoro e si cancellerebbe un servizio estremamente importante per tanti ragazzi e per le loro famiglie, a volte l’unica possibilità di realizzare aspettative professionali».
 
«Auspichiamo - aggiunge il sindaco Alessandri - che la Regione rifletta maggiormente sull’importanza della formazione professionale e sulla centralità che questa ha e sempre più dovrebbe avere nelle vicende pubbliche dei nostri territori. Intanto perché è uno strumento privilegiato per favorire la crescita e la diffusione di conoscenze e competenze indispensabili al sistema produttivo territoriale. In secondo luogo, ma non certo in ordine di importanza, perché la formazione professionale riveste un ruolo importantissimo nella definizione dei moderni sistemi di welfare e delle nuove politiche del lavoro. Non a caso il Comune di Monterotondo crede molto e molto vorrebbe continuare ad investire nell’attività di formazione professionale, superiore e specialistica. Nel nostro programma c’è l’istituzione di un nuovo Centro da collocare nel costituendo Centro servizi della zona industriale, l’erogazione di programmi di formazione professionale superiore e continua, la promozione di tirocini formativi e stage per i neo-laureati, il potenziamento dei progetti di inserimento lavorativo, la formazione per gli apprendisti. Progetti importanti che vorremmo poter realizzare ma che sappiamo essere subordinate ad una identità di vedute e a scelte precise da parte degli enti territoriali superiori».

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