IMMOBILI SEQUESTRATI, PASSO AVANTI VERSO L’ACQUISIZIONE

Un decisivo passo avanti verso la risoluzione dei gravi problemi in cui versano gli immobili di via Gramsci e via Salaria, sequestrati alla malavita e mai entrati in possesso del Comune. E’ l’esito del tavolo tecnico, tenutosi questa mattina presso la Prefettura di Roma, al quale hanno partecipato oltre al sindaco Alessandri, al vicesindaco Casamenti ed al prefetto Giuseppe Pecoraro, anche il questore di Roma Tagliente e i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. «Finalmente la questione è stata inquadrata in tutta la sua complessità – afferma il sindaco – sia nei risvolti giuridici e tecnici che ancora ci impediscono di acquisire gli immobili e quindi di poter intervenire in maniera adeguata, sia e soprattutto per le oggettive, gravi condizioni che si ripercuotono sugli occupanti e sulle intere zone in cui gli immobili si trovano». Come è noto, il protrarsi della complessa vicenda giudiziaria che vede coinvolti i soggetti titolari delle imprese costruttrici nonché i vincoli di natura ipotecaria che gravano sugli immobili in questione, da anni sotto sequestro e in parte abusivamente occupati, impediscono la conclusione dell’iter di acquisizione al patrimonio comunale «chiesta, formalizzata e negli anni reiteratamente sollecitata dall’Amministrazione comunale alle autorità competenti e all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata», come sottolinea il vicesindaco e assessore al patrimonio e politiche della casa Casamenti. «Oggi registriamo con soddisfazione - aggiunge ancora il sindaco la volontà del prefetto intanto a relazionarsi in prima persona con l’Agenzia al fine di individuare e concordare le modalità che possano consentirci di entrare finalmente in possesso della titolarità degli immobili e intervenire per contrastare i pesanti disagi che li caratterizzano. Non meno importante è la verifica, che lo stesso prefetto ha assicurato, circa la disponibilità di specifici finanziamenti da parte di enti superiori che consentano di superare l’ostacolo delle ipoteche che gravano sugli immobili». L’importo complessivo ammonterebbe infatti a qualcosa come sette milioni di euro, una cifra insostenibile per le casse comunali anche in periodi di maggiore disponibilità finanziaria, tanto più oggi. «Da sottolineare infine – conclude Casamenti - gli impegni assunti dal questore e dai comandanti di Carabinieri e Guardia di Finanza in vista di specifiche verifiche e controlli puntuali sulle singole situazioni degli occupanti, altra questione rispetto alla quale oggi siamo impossibilitati ad intervenire».

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