EDILIZIA, CRISI NERA

Senza appalti e a corto di credito l’edilizia va a picco. Nel 2011 a Roma e provincia sono diminuite le aziende (-9%), gli addetti (-20%) e i salari (-27%). Tutte le previsioni per l’anno in corso confermano che il 2012, a Roma e nel Lazio, sarà un altro anno nero, il quinto consecutivo di sofferenza del comparto. L’unico dato in controtendenza riguarda le piccole ristrutturazioni, per le quali nel 2012 si stima una lieve ripresa, nell’ordine dell’1%. Questa la drammatica fotografia scattata su un settore che a Roma e nel Lazio rappresenta il 30% del Pil. Un mosaico fatto da tanti tasselli, raccolti a partire dal contributo delle associazioni di categoria e dei sindacati che insieme hanno redatto un documento sullo stato di crisi del settore. Il rapporto dal titolo “Crisi dell’edilizia a Roma e nel Lazio” è stato presentato oggi, presso la Camera di Commercio di Roma, da Acer, Cna Roma, Federlazio, Legacoop Lazio e i Sindacati Feneal-Uil Roma e Lazio, Filca-Cisl Lazio, Fillea-Cgil Roma e Lazio. Il documento contiene dati Cresme, Cassa Edile, Edilcassa e Banca d’Italia elaborati dalle suddette associazioni e sindacati. All’incontro, moderato dalla giornalista di Romauno tv Valentina Renzopaoli, sono intervenuti il Presidente dell’Acer Eugenio Batelli, il Presidente di Cna Costruzioni Roma Alessandro Maruffi, il Presidente di Federlazio Edilizia Antonio D’Onofrio, il Presidente di Arcpl Legacoop Lazio Maurizio Giachi, il Segretario generale di Feneal-Uil Roma e Lazio Francesco Sannino, il Segretario generale di Filca-Cisl Lazio Stefano Macale, il Segretario generale di Fillea-Cgil Roma e Lazio Roberto Cellini.

Gli addetti ai lavori chiedono la costituzione di un tavolo permanente tra istituzioni, sindacati e associazioni datoriali. Uno spazio di monitoraggio permanente sullo stato di salute del settore messo in ginocchio dagli investimenti, in caduta libera tra il 2007 e il 2012 (-20%); dal crollo delle nuove costruzioni (passate dai 4,9 milioni di metri cubi nel 2010 ai 4,3 milioni del 2011 e previste in ulteriore flessione, a quota 3,9 milioni, nel 2012). A mettere a dura prova il settore, anche le compravendite di abitazioni, diminuite del 17,5% dal 2005 al 2011. Per completare il quadro, il numero dei bandi di gara per opere pubbliche, diminuito, nella sola provincia di Roma, del 20% (2009/2011).

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