LO SPORT CHE INTEGRA E ABBATTE OGNI BARRIERA

Insieme, in campo e in gara, per abbattere le barriere fisiche e mentali grazie allo sport. E’ l’esperienza che bambini e ragazzi, abili e diversamente abili, potranno vivere in occasione della “Festa dello Sport multidisciplinare” (prima giornata sabato 30 Novembre, dalle 10 alle 16, parco Arcobaleno di via Kennedy), organizzata dalle associazioni Integra Sport 2013, Secicas, Virtus Monterotondo Basket e dal CSI, Centro Sportivo Italiano comitato di Rieti, che ha ricevuto l’entusiastica adesione e il patrocinio dell’Assessorato allo Sport del Comune di Monterotondo oltre che del Comitato regionale CONI e della federazione Italiana Pentathlon moderno.  Squadre “miste” si misureranno in partite di basket, calcio e ping pong e prove di pattinaggio a rotelle, tiro con la pistola laser, scherma, tiro con l’arco e pentathlon moderno, alla presenza di professionisti del settore (tecnici, psicologi, educatori) che agevoleranno l’accoglienza e l’integrazione di ragazzi con disabilità fisiche come pure intellettive e relazionali. Oltre agli atleti della Virtus Monterotondo Basket e dell’associazione Integra Sport 2013, hanno aderito all’iniziativa quelli dell’associazione pattinaggio a rotelle Alix e i giovani calciatori delle scuole calcio Santa Maria, Spes Pietrara, San Michele e quelli del progetto “Diamo un calcio alla disabilità” della Totti Soccer School. Ma l’iscrizione, che è solo formale, organizzativa e completamente gratuita, è aperta ad ogni bambino e ragazzo: è sufficiente che indossi tuta e scarpe da ginnastica. L’iniziativa di sabato 30 è solo l’inizio di un percorso che prevede almeno altre due “Feste”, che dovrebbero tenersi orientativamente nei mesi di febbraio e di aprile, in modo da dare a quanti più bambini e ragazzi possibile l’occasione di cimentarsi nelle varie discipline. «Con l’iniziativa - illustra l’assessore allo Sport Alessia Pieretti vogliamo dimostrare concretamente quanto lo sport possa aiutare ad abbattere barriere mentali prima ancora che fisiche. Il fatto di misurarsi insieme, di “essere squadra”, consente di capire l’altro, i suoi tempi, le sue espressività, le sue strategie, di trasformare le diversità in valori e le difficoltà in occasioni di crescita personale. Obiettivi che, a ben vedere, sintetizzano perfettamente i principi autentici di ogni pratica sportiva». «Questa festa dello sport - aggiunge il sindaco Alessandri - è innanzitutto una meravigliosa occasione di incontro che favorisce la comprensione, il rispetto e l’apprezzamento delle differenze. Lo è vicendevolmente per i ragazzi, lo è nei confronti di pratiche sportive per una volta liberate dalle rigide strutture ufficiali. Ed è una proposta che riassume efficacemente il senso stesso di un preciso orientamento, tradizionalmente radicato a Monterotondo, quello che considera la valorizzazione delle potenzialità di ognuno, quali che siano, uno straordinario strumento di integrazione sociale».

 

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