LA “SETTIMANA DELLA SCIENZA” DELL’ISTITUTO GIOVAGNOLI
Al via la “Settimana della Scienza” dell’Istituto comprensivo “Raffaello Giovagnoli”, ciclo di incontri, workshop e attività didattiche che coinvolge complessivamente oltre 240 bambini e ragazzi tra Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
Patrocinata dall’Assessorato Cultura e Politiche educative e dalla Fondazione Culturale Monterotondo, l’iniziativa costituisce uno dei quattro eventi di formazione del progetto internazionale “Think outside the box”, a cui l’Istituto partecipa, nell’ambito dei partenariati strategici del programma europeo “Erasmus Plus”, assieme ad altre tre Scuole europee – il “Collegio JABY” di Madrid (Spagna), la “Szkola Podstawowa” di Czaslawi (Polonia) e la “Ysgol Gymraeg” di Caerphili, Galles (Gran Bretagna) – presenti all’evento con una delegazione di insegnanti.
Si comincia lunedì 14 (ore 8.45) con l’apertura dei lavori presso il teatro Ramarini, a cui seguirà un concerto e la visita guidata al Museo Archeologico Multimediale. Seguiranno due giorni densi di attività, diffuse nei plessi scolastici dell’Istituto, sui temi della relazione tra la chimica e i colori, la cucina ed il restauro, nonché tra la fisica e l’arte. Conclusione il 17 marzo, con la visita presso la Galleria d’arte moderna di Roma per l’iniziativa “La scienza nell’arte: scopriamo il colore”.
«Quel “Pensare fuori dagli schemi” con cui abbiamo voluto intitolare il progetto – affermail dirigente scolastico Teresa Barletta – esprime bene l’impegno verso quella innovazione, sia d’insegnamento che d’apprendimento, propedeutica ad una integrazione tra conoscenza scientifica ed umanistica ormai fondamentale nella società moderna. Innovazione metodologica e integrazione culturale che rappresentano, del resto, due dei principali obiettivi del progetto, al pari della promozione e della comprensione del linguaggio scientifico, dello sviluppo delle competenze e di un approccio metacognitivo degli studenti verso la scienza attraverso atteggiamenti di curiosità, ricerca, integrazione e inclusione, tanto culturale quanto sociale. I bambini e i ragazzi delle quattro scuole stanno infatti procedendo lungo un percorso di formazione parallelo, costantemente monitorato, corredato da comunicazioni aperte e partecipate e dalla produzione di materiale comune, di esperimenti e di iniziative, che si propone di contribuire alla crescita sociale delle comunità di riferimento mettendo la scuola e le sue funzioni al centro dei processi educativi e culturali».