Pienone di gente ieri sera al cinema Mancini dove è andato in onda Il Più grande Sogno, regia di Silvio Luttazi in cui Mirko Frezza interpreta intensamente se stesso nella travagliata vicenda che lo vede passare dalla vita criminale ad una vita altruistica. Dopo la proiezione del film che ha tenuto incollati i presenti allo schermo, lo stesso protagonista Frezza ha parlato del suo film e della sua vita: il suo film è stato presentato a Venezia dove ha ricevuto 14 minuti di applausi. È stato anche inoltrato al festival del David di Donatello. Frezza, parlando del suo progetto di assistenza sociale nel quartiere la Rustica di Roma, ha inoltre testimoniato il totale disinteresse, da parte di ogni parte politica, nell'aiutare i quartieri più difficili di Roma. Il film Il più grande Sogno rende onore alla più bella tradizione neorealista italiana, essendo girato in stretto dialetto romanesco. "Il mio più grande sogno" dice Frezza, "è aiutare chi fa una vita difficile in quartieri come il mio. Spero tanto che questo film di pentimento e redenzione verso il prossimo sia proiettato nelle carceri italiane. Questo per me varrebbe più di ogni David di Donatello

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